Il mese di aprile, in particolare, è quello che vede la presenza dei fiori più belli come il glicine, la bougainvillea, le gerbere e i tulipani. Scopriamo insieme le loro caratteristiche
L’elemento che caratterizza meglio il periodo primaverile sono sicuramente le nuove fioriture che, grazie a colori dalle tonalità accese e ai profumi inebrianti, racconta tutta la vitalità di un periodo dell’anno volto alla rinascita. Però, se la primavera inizia tradizionalmente il 21 marzo, possiamo dire con sicurezza che aprile è il mese più brillante e vivace.
Almeno per quanto riguarda una profusione di fiori diversi per forma e nuance. Questo vuol dire che, nel caso in cui si volesse arricchire il proprio giardino o abbellire il terrazzo proprio in questa stagione, potrebbe essere difficile districarsi tra tutte le possibilità offerte da madre natura.
L’elemento che caratterizza meglio il periodo primaverile sono sicuramente le nuove fioriture che, grazie a colori dalle tonalità accese e ai profumi inebrianti, racconta tutta la vitalità di un periodo dell’anno volto alla rinascita. Però, se la primavera inizia tradizionalmente il 21 marzo, possiamo dire con sicurezza che aprile è il mese più brillante e vivace.
Almeno per quanto riguarda una profusione di fiori diversi per forma e nuance. Questo vuol dire che, nel caso in cui si volesse arricchire il proprio giardino o abbellire il terrazzo proprio in questa stagione, potrebbe essere difficile districarsi tra tutte le possibilità offerte da madre natura.
La bougainvillea
facilmente riconoscibile grazie ai suo fiori dal rosa intenso che, in piena fioritura, ricoprono completamente i rami, quasi prendendo il sopravvento sulla parte verde. Utilizzata per abbellire soprattutto la parte esterna di villette o l’ingresso di una casa, la sua presenza si fa notare soprattutto nelle località marine.
Questo dipenda dalle ottime condizioni climatiche che aiutano la pianta ad esplodere nel pieno della sua fioritura. Se esposta alla luce e al calore del sole, riesce a crescere con grande facilità e a raggiungere delle proporzioni piuttosto ampie. Anche la bellezza e la quantità dei fiori presenti sono direttamente collegati con le condizioni del tempo. Per questo motivo, dunque, si sconsiglia di porre questa pianta in una zona ombreggiata, sia a terra che in vaso. L’assenza di sole, infatti, agisce in modo negativo proprio sulla fioritura che mostra i primi e più importanti segnali di vita nel mese di aprile.
Glicine
I suoi grappoli di fiori color lilla sono di una bellezza poetica e donano a qualsiasi ambiente esterno un’atmosfera quasi fatata. Questo è il fascino del glicine e della sua fioritura che, proprio nel mese di aprile, raggiunge il massimo splendore. Ma quali sono le caratteristiche di questa pianta e dei suoi fiori? Iniziamo con il dire che si tratta di una tipologia di rampicante in grado di crescere facilmente si qualsiasi tipo di sostegno. In sostanza, dunque, si tratta di una pianta non difficile da curare.
Il suo successo, però si deve soprattutto alla bellezza scenografica grazie al quale è possibile ornare senza troppa fatica pergolati e terrazzi. Solitamente è molto comune trovare piante con i fiori dalla tenue tonalità lilla ma è possibile trovarne anche altre con petali rosa o completamente candidi.
La specie più comune è la così detta Wisteria sinesi, le cui origini provengono dalla Cina. Questo glicine comune riesce a raggiungere anche grandi dimensioni pari a trenta metri e la sua fioritura raggiunge il massimo tra il mese di aprile e maggio.
Glicine
I suoi grappoli di fiori color lilla sono di una bellezza poetica e donano a qualsiasi ambiente esterno un’atmosfera quasi fatata. Questo è il fascino del glicine e della sua fioritura che, proprio nel mese di aprile, raggiunge il massimo splendore. Ma quali sono le caratteristiche di questa pianta e dei suoi fiori? Iniziamo con il dire che si tratta di una tipologia di rampicante in grado di crescere facilmente si qualsiasi tipo di sostegno. In sostanza, dunque, si tratta di una pianta non difficile da curare.
Il suo successo, però si deve soprattutto alla bellezza scenografica grazie al quale è possibile ornare senza troppa fatica pergolati e terrazzi. Solitamente è molto comune trovare piante con i fiori dalla tenue tonalità lilla ma è possibile trovarne anche altre con petali rosa o completamente candidi.
La specie più comune è la così detta Wisteria sinesi, le cui origini provengono dalla Cina. Questo glicine comune riesce a raggiungere anche grandi dimensioni pari a trenta metri e la sua fioritura raggiunge il massimo tra il mese di aprile e maggio.
Il tulipano
Quali sono i fiori che rendono l’interno della propria casa allegra, vivace e particolarmente colorato? Sicuramente ad avere questo potere energizzante è il tulipano. Conosciuto per le sue ampie coltivazioni in Olanda, non tutti sanno che le sue origini, in realtà, sono orientali. Questa tipologia di piante, infatti, proviene proprio dall’Asia ed è arrivata in Europa grazie ai commerci avvenuti intorno al 1600. Questo, infatti, è il periodo in cui in Olanda si comincia a coltivare i suoi bulbi. Stabilita la provenienza, vediamo quali sono le sue caratteristiche.
Partendo dai fiori, questi possono avere tante tonalità diverse. Lo dimostrano magnificamente proprio i campi in cui vengono coltivati. Tra tutte le varianti, poi, particolarmente decorativi sono quelli con corolla screziata. Anche il profumo contribuisce a rendere questo fiore particolarmente riconoscibile, visto che è intenso molto dolce.
La prima varietà può raggiungere massimo i 30 cm, mentre la seconda viene definita nana. Qualunque tipo si scelga, comunque, si tratta di una pianta in grado di abbellire il terrazzo in modo unico. Oltre a questo, poi, è anche particolarmente resistente, preferendo sempre un’esposizione diretta ai raggi del sole. Per questo motivo, dunque, si consiglia la sua coltivazione anche a chi non è propriamente dotato del famoso pollice verde.
La gerbera
Qual è il fiore che, più di ogni altro, parla di primavera? Sicuramente la margherita, che vediamo spuntare in modo naturale tra le aiuole o nei prati delle ville. Si tratta di un fiore molto semplice e di dimensioni abbastanza ridotte che, però, trova una versione esteticamente più scenografica nella gerbera. Questa tipologia proviene dall’Africa Meridionale ed è particolarmente apprezzata perché unisce la facilità della coltivazione alla bellezza dei suoi fiori.
La corolla, infatti, è ampia, strutturata in più file di petali dalle nuance intense. Si consiglia di coltivare la gerbera in giardino provvedendo ad una innaffiatura costante, soprattutto nei mesi più caldi. Quando si annaffia, però, bisogna fare attenzione che l’acqua vada a bagnare la terra in profondità e controllare sempre che non ci sia del ristagno prima di irrigare nuovamente.
Quali sono i fiori che rendono l’interno della propria casa allegra, vivace e particolarmente colorato? Sicuramente ad avere questo potere energizzante è il tulipano. Conosciuto per le sue ampie coltivazioni in Olanda, non tutti sanno che le sue origini, in realtà, sono orientali. Questa tipologia di piante, infatti, proviene proprio dall’Asia ed è arrivata in Europa grazie ai commerci avvenuti intorno al 1600. Questo, infatti, è il periodo in cui in Olanda si comincia a coltivare i suoi bulbi. Stabilita la provenienza, vediamo quali sono le sue caratteristiche.
Partendo dai fiori, questi possono avere tante tonalità diverse. Lo dimostrano magnificamente proprio i campi in cui vengono coltivati. Tra tutte le varianti, poi, particolarmente decorativi sono quelli con corolla screziata. Anche il profumo contribuisce a rendere questo fiore particolarmente riconoscibile, visto che è intenso molto dolce.
La prima varietà può raggiungere massimo i 30 cm, mentre la seconda viene definita nana. Qualunque tipo si scelga, comunque, si tratta di una pianta in grado di abbellire il terrazzo in modo unico. Oltre a questo, poi, è anche particolarmente resistente, preferendo sempre un’esposizione diretta ai raggi del sole. Per questo motivo, dunque, si consiglia la sua coltivazione anche a chi non è propriamente dotato del famoso pollice verde.
La gerbera
Qual è il fiore che, più di ogni altro, parla di primavera? Sicuramente la margherita, che vediamo spuntare in modo naturale tra le aiuole o nei prati delle ville. Si tratta di un fiore molto semplice e di dimensioni abbastanza ridotte che, però, trova una versione esteticamente più scenografica nella gerbera. Questa tipologia proviene dall’Africa Meridionale ed è particolarmente apprezzata perché unisce la facilità della coltivazione alla bellezza dei suoi fiori.
La corolla, infatti, è ampia, strutturata in più file di petali dalle nuance intense. Si consiglia di coltivare la gerbera in giardino provvedendo ad una innaffiatura costante, soprattutto nei mesi più caldi. Quando si annaffia, però, bisogna fare attenzione che l’acqua vada a bagnare la terra in profondità e controllare sempre che non ci sia del ristagno prima di irrigare nuovamente.