Come coltivare rose: dalla messa a dimora alle cure. I trattamenti per le malattie più frequenti e consigli per coltivare rose in vaso o in giardino.
Coltivare rose non richiede particolari abilità e se in giardino non avete ancora un rosaio, questo è il momento giusto per allestirne uno. Esistono diverse qualità di rose, quasi tutte profumatissime e apprezzate soprattutto dalle donne.
Nella presente guida vi spiegheremo come coltivare rose partendo dall’impianto dei rosai a radice nuda. I rosai a radice nuda possono essere reperiti facilmente sia presso vivai specializzati che nei “garden center”. Al momento dell’acquisto prestate attenzione alla specie e alla varietà che scegliete. I vivai riescono a fornire ibridi per ogni esigenza: resistenti al freddo, adatti ai giardini al mare, più profumati, con particolare infiorescenze o che fioriscono più e più volte. Negli ultimi tempi si sono diffuse le cosiddette rose rifiorentissime, parliamo di varietà in grado di rifiorire continuamente. Tra le varietà rifiorentissime segnaliamo la Yesterday che produce fiori così frequentemente che è difficile vederla prima di boccioli.
Coltivazione della rosa in vaso
Per chi desidera coltivare rose in vaso vi ricordiamo che le rose floribunde sono tutte adatte alla coltivazione in vaso: nella gran parte dei casi non superano il metro di altezza. La messa a dimora delle rose in vaso si può effettuare tutto l’anno fatta eccezione dei periodi troppo caldi o troppo freddi.
Coltivare rose:
la messa a dimora
La prima cosa da fare è preparare una buca per l’impianto. Questa operazione va eseguita quando il terreno non si presenta gelato e vi è un mese specifico per ogni zona d’Italia -vedi la nota in fondo all’articolo-. Il fondo della buca dovrà essere ricoperto da materiale drenante costituito da sassi e ghiaia grossolana. Ecco come procedere con l’impianto dei rosai a radice nuda:
Dopo aver scavato una buca di circa 60 cm di profondità, aggiungete uno strato drenante. Il fondo della buca dovrà essere costituito da materiale drenante di almeno 10 cm di spessore; altri 10 cm della vostra buca dovranno ospitare del concime naturale come letame ben maturo, sopra al quale andrà un ulteriore strato di terreno di altri 10 cm che dovrà assumere la forma di una cupola per poter ospitare al meglio le radici della vostra rosa.
Ricapitolando, la buca di 60 cm di profondità comprende:
Prima di mettere a dimora la rosa, affinché le radici possano aderire bene al terreno, immergetele in una poltiglia composta da terra, concime organico e acqua. A questo punto le radici dovranno essere ricoperte completamente da una sostanza che ha la stessa consistenza del fango. Solo ora la pianta è pronta per la messa a dimora. Con la messa a dimora, dovete sistemare le radici sulla cupola di terriccio stendendole bene.
Per terminare riempite la buca di terra arricchita con due o tre manciate di cornunghia o di qualsiasi altro concime ad alto contenuto di azoto. Quando coprite le radici con il terreno, fate attenzione a lasciare scoperto il punto d’innesto. E’ situato appena sopra l’attaccatura delle radici, se avete dubbi su dove possa trovarsi, al momento dell’acquisto della pianta, potete farvelo indicare dal negoziante. Infine, irrigate.
Il periodo ideale per coltivare rose, quando fare l’impianto
• Italia meridionale: entro fine gennaio.
• Italia centrale: entro fine febbraio.
• Italia del nord: entro fine marzo
Come curare le rose
La cura delle rose prevede fasi semolici, in particolare bisognerò provvedere a:
• una concimazione primaverile;
• all’eliminazione dei fiori appassiti (vale per tutte le varietà di rose eccetto le rose Floribunde*) ;
• frequenti irrigazioni durante i mesi più caldi;
• interventi fitosanitari nel caso la coltivazione dovesse essere colpita da malattie. *Non sono previsti interventi di potatura sulle rose Floribunda, in questo caso non dovrete recidere neanche i fiori appassiti. Le rose Floribunda portano a maturazione i cinorrodi (quelle bacche rosse) e producono nuovi getti fioriferi. Non si interviene sugli arbusti che produrranno cinorrodi come Rosa rugosa, Rosa complicata, Rosa scabrosa e tutte le rose botaniche.
Rose, malattie e trattamenti
Nell’articolo dedicato alle malattie delle rose, l’elenco dei trattamenti e le buone norme di prevenzione per proteggere il proprio rosaio da eventuali attacchi parassitari. Per scongiurare la comparsa di malattie delle rose è opportuno tenere sempre pulite le aiuole dalle erbe infestanti. Se un impianto vi muore, eliminatelo accuratamente e ripulite il terreno in profondità rimuovendo tutti i residui dell’apparato radicale, delle foglie e dei rami. Le rose possono subire diversi attacchi parassitari, soprattutto in tarda primavera quando le temperature iniziano a subire aumenti. In particolare segnaliamo:
Mal bianco delle rose (Sphaerotheca pannosa)
E’ causato dal parassita Sphaerotheca pannosa. Sulla pianta appare una muffa bianca farinosa. Il mal bianco delle rose può essere trattato con prodotti a base di zolfo bagnabile, tra i vari presenti sul mercato segnaliamo il Fungicida biologico a base di zolfo, più sicuro per la salute del giardino e dell’uomo che lo vive. Il prodotto in questione è commercializzato dalla Bayer ed è specifico per le infezioni fungine date da Sphaerotheca pannosa.
Ticchiolatura (Marssonina rosae)
Questa malattia si manifesta con macchie nere sulle foglie delle rose. Se notate delle macchie brune sulle foglie dei vostri rosai iniziate con la loro asportazione: eliminate le foglie contaminate e provvedete a un trattamento con un fungicida a base di rame.
L’Ossicloruro di Rame è il fungicida più usato per curare la Peronospora, la Monilla, il Corineo… e risulta efficace anche contro le infezioni causate da Marssonina rosae (ticchiolatura). L’ossicloruro di Rame è un fungicida ammesso in agricoltura biologica, si presenta come una polvere che va diluita e poi irrorata sulla pianta da trattare. Se la ticchiolatura ha colpito una sola pianta, è importante intervenire anche sulle piante sane al fine di fare prevenzione. Peronospora (Peronospora sparsa) Può essere trattata con l’ossicloruro di rame. Con l’inizio dell’estate, se in passato le vostre rose hanno già subito attacchi fungini, è importante provvedere a un trattamento preventivo proprio con l’ossicloruro di rame.
Argide (Arge pagana)
L’arge pagana è una vera piaga per le coltivazioni delle rose. Le larve dell’argide sono dei parassiti defogliatori e, in caso di attacco di gravi entità, riescono a eliminare quasi per intero la vegetazione delle rose. Alla comparsa delle prime larve o dei primi sintomi, trattate i vostri rosai con deltametrina-1,51 alla dose di 0,5 millilitri per litro d’acqua. Attenti a rispettare tale dosaggio, si tratta di un insetticida da usare con cautela.
Coltivare rose non richiede particolari abilità e se in giardino non avete ancora un rosaio, questo è il momento giusto per allestirne uno. Esistono diverse qualità di rose, quasi tutte profumatissime e apprezzate soprattutto dalle donne.
Nella presente guida vi spiegheremo come coltivare rose partendo dall’impianto dei rosai a radice nuda. I rosai a radice nuda possono essere reperiti facilmente sia presso vivai specializzati che nei “garden center”. Al momento dell’acquisto prestate attenzione alla specie e alla varietà che scegliete. I vivai riescono a fornire ibridi per ogni esigenza: resistenti al freddo, adatti ai giardini al mare, più profumati, con particolare infiorescenze o che fioriscono più e più volte. Negli ultimi tempi si sono diffuse le cosiddette rose rifiorentissime, parliamo di varietà in grado di rifiorire continuamente. Tra le varietà rifiorentissime segnaliamo la Yesterday che produce fiori così frequentemente che è difficile vederla prima di boccioli.
Coltivazione della rosa in vaso
Per chi desidera coltivare rose in vaso vi ricordiamo che le rose floribunde sono tutte adatte alla coltivazione in vaso: nella gran parte dei casi non superano il metro di altezza. La messa a dimora delle rose in vaso si può effettuare tutto l’anno fatta eccezione dei periodi troppo caldi o troppo freddi.
Coltivare rose:
la messa a dimora
La prima cosa da fare è preparare una buca per l’impianto. Questa operazione va eseguita quando il terreno non si presenta gelato e vi è un mese specifico per ogni zona d’Italia -vedi la nota in fondo all’articolo-. Il fondo della buca dovrà essere ricoperto da materiale drenante costituito da sassi e ghiaia grossolana. Ecco come procedere con l’impianto dei rosai a radice nuda:
Dopo aver scavato una buca di circa 60 cm di profondità, aggiungete uno strato drenante. Il fondo della buca dovrà essere costituito da materiale drenante di almeno 10 cm di spessore; altri 10 cm della vostra buca dovranno ospitare del concime naturale come letame ben maturo, sopra al quale andrà un ulteriore strato di terreno di altri 10 cm che dovrà assumere la forma di una cupola per poter ospitare al meglio le radici della vostra rosa.
Ricapitolando, la buca di 60 cm di profondità comprende:
- 10 cm strato drenante
- 10 cm concime
- 10 cm terriccio a forma di monticello
- 30 cm rimanenti per la messa a terra del rosaio a radice nuda.
Prima di mettere a dimora la rosa, affinché le radici possano aderire bene al terreno, immergetele in una poltiglia composta da terra, concime organico e acqua. A questo punto le radici dovranno essere ricoperte completamente da una sostanza che ha la stessa consistenza del fango. Solo ora la pianta è pronta per la messa a dimora. Con la messa a dimora, dovete sistemare le radici sulla cupola di terriccio stendendole bene.
Per terminare riempite la buca di terra arricchita con due o tre manciate di cornunghia o di qualsiasi altro concime ad alto contenuto di azoto. Quando coprite le radici con il terreno, fate attenzione a lasciare scoperto il punto d’innesto. E’ situato appena sopra l’attaccatura delle radici, se avete dubbi su dove possa trovarsi, al momento dell’acquisto della pianta, potete farvelo indicare dal negoziante. Infine, irrigate.
Il periodo ideale per coltivare rose, quando fare l’impianto
• Italia meridionale: entro fine gennaio.
• Italia centrale: entro fine febbraio.
• Italia del nord: entro fine marzo
Come curare le rose
La cura delle rose prevede fasi semolici, in particolare bisognerò provvedere a:
• una concimazione primaverile;
• all’eliminazione dei fiori appassiti (vale per tutte le varietà di rose eccetto le rose Floribunde*) ;
• frequenti irrigazioni durante i mesi più caldi;
• interventi fitosanitari nel caso la coltivazione dovesse essere colpita da malattie. *Non sono previsti interventi di potatura sulle rose Floribunda, in questo caso non dovrete recidere neanche i fiori appassiti. Le rose Floribunda portano a maturazione i cinorrodi (quelle bacche rosse) e producono nuovi getti fioriferi. Non si interviene sugli arbusti che produrranno cinorrodi come Rosa rugosa, Rosa complicata, Rosa scabrosa e tutte le rose botaniche.
Rose, malattie e trattamenti
Nell’articolo dedicato alle malattie delle rose, l’elenco dei trattamenti e le buone norme di prevenzione per proteggere il proprio rosaio da eventuali attacchi parassitari. Per scongiurare la comparsa di malattie delle rose è opportuno tenere sempre pulite le aiuole dalle erbe infestanti. Se un impianto vi muore, eliminatelo accuratamente e ripulite il terreno in profondità rimuovendo tutti i residui dell’apparato radicale, delle foglie e dei rami. Le rose possono subire diversi attacchi parassitari, soprattutto in tarda primavera quando le temperature iniziano a subire aumenti. In particolare segnaliamo:
Mal bianco delle rose (Sphaerotheca pannosa)
E’ causato dal parassita Sphaerotheca pannosa. Sulla pianta appare una muffa bianca farinosa. Il mal bianco delle rose può essere trattato con prodotti a base di zolfo bagnabile, tra i vari presenti sul mercato segnaliamo il Fungicida biologico a base di zolfo, più sicuro per la salute del giardino e dell’uomo che lo vive. Il prodotto in questione è commercializzato dalla Bayer ed è specifico per le infezioni fungine date da Sphaerotheca pannosa.
Ticchiolatura (Marssonina rosae)
Questa malattia si manifesta con macchie nere sulle foglie delle rose. Se notate delle macchie brune sulle foglie dei vostri rosai iniziate con la loro asportazione: eliminate le foglie contaminate e provvedete a un trattamento con un fungicida a base di rame.
L’Ossicloruro di Rame è il fungicida più usato per curare la Peronospora, la Monilla, il Corineo… e risulta efficace anche contro le infezioni causate da Marssonina rosae (ticchiolatura). L’ossicloruro di Rame è un fungicida ammesso in agricoltura biologica, si presenta come una polvere che va diluita e poi irrorata sulla pianta da trattare. Se la ticchiolatura ha colpito una sola pianta, è importante intervenire anche sulle piante sane al fine di fare prevenzione. Peronospora (Peronospora sparsa) Può essere trattata con l’ossicloruro di rame. Con l’inizio dell’estate, se in passato le vostre rose hanno già subito attacchi fungini, è importante provvedere a un trattamento preventivo proprio con l’ossicloruro di rame.
Argide (Arge pagana)
L’arge pagana è una vera piaga per le coltivazioni delle rose. Le larve dell’argide sono dei parassiti defogliatori e, in caso di attacco di gravi entità, riescono a eliminare quasi per intero la vegetazione delle rose. Alla comparsa delle prime larve o dei primi sintomi, trattate i vostri rosai con deltametrina-1,51 alla dose di 0,5 millilitri per litro d’acqua. Attenti a rispettare tale dosaggio, si tratta di un insetticida da usare con cautela.