⯯⯯⯯⯯⯯⯯ POST UTILI ⯯⯯⯯⯯⯯⯯
    

COSA FARE A FEBBRAIO!?

FEBBRAIO!!!

La prima cosa da fare per quel che riguarda i lavori del mese consiste in una profonda pulizia del giardino: rimuoviamo le foglie morte, la pacciamatura ormai rovinata, i rami che le intemperie hanno rotto.
Armati di cesoie, rastrelli e guanti rimuoviamo la vegetazione morta e ormai inutile, per lasciare spazio ai nuovi germogli.
Se viviamo in zone d’Italia con clima invernale mite potremo anche cominciare a portare all’aperto le piante delicate, che abbiamo conservato sul terrazzo o in serra. Evitiamo di correre troppo, e se le minime notturne sono ancora basse, aspettiamo qualche settimana, l’impazienza in questo periodo puΓ² essere dannosa.

LE POTATURE DA EFFETTUARE


Febbraio Γ¨ il mese delle potature, soprattutto per quanto riguarda le rose, le siepi e alcune specie di piante da fiore; ricordiamo che non Γ¨ bene potare in modo casuale le piante da fiore: quelle che fioriscono a fine inverno (come la forsizia) producono i fiori sui rami dell’anno precedente, se quindi le potiamo ora, quasi certamente rimuoveremo anche tutte o gran parte delle gemme da fiore, rendendo la fioritura insignificante e scarsa; quindi aspettiamo che abbiano fiorito, e potiamole dopo. Le piante invece che fioriscono nei prossimi mesi, in genere producono i boccioli sui rami nuovi, quindi la potatura va effettuata ora, in modo da favorire lo sviluppo di quanti piΓΉ nuovi germogli.
Questa regola vale ad esempi per le rose moderne, che producono le gemme da fiore solo sui rami semi legnosi, nuovi e freschi; quindi potiamole, lasciando per goni ramo soltanto 2-3 gemme, da cui spunteranno nuovi rami fioriferi.


SEMINA E PIANTAGIONE

In febbraio sono moltissime le piante da fiore che possiamo seminare; la maggior parte dei semenzai andrΓ  poi conservata in luogo non eccessivamente freddo, come in un semenzaio riscaldato, una serra, o semplicemente un piccolo riparo in agritessuto.
Con i nostri lavori del mese prepariamo una composta da semina, costituita di terriccio universale alleggerito con sabbia; riempiamo piccoli vasi o semenzai, annaffiamo e quindi poniamo i piccoli semi a contatto col terreno.
In febbraio possiamo seminare: agerato, Amaranto, Bocca di Leone, Calendula, Celosia, Clarkia, Coleus, Cosmea, Dalia, Digitale, Gaillardia, Garofano, lmpatiens, Kochia, Mesembriantemo, Nasturzio, Petunia, Portulaca, Primula, Salvia, Senecio, Statice, Tagete, Verbena, Viola, Zinnia.
Otterremo nelle prossime settimane decine di piccole piante da fiore, per il giardino o per il terrazzo.
Se disponiamo di uno spazio in luogo tiepido e non troppo luminoso possiamo anche cominciare a preparare le piccole piante che popoleranno il nostro giardino e l'orto nei mesi a venire. A partire da febbraio possiamo cominciare a seminare pomodori, melanzane e peperone, per avere delle piccole piante pronte per la fine di marzo; si possediamo orto possiamo approntare piccole serre a tunnel in cui seminare carote, insalata, ravanelli, spinaci. In piena terra possiamo giΓ  porre i bulbilli di cipolla.
Nel giardino possiamo approfittare delle giornate non troppo soleggiate per porre a dimora i nuovi arbusti ed i rosai, in questo modo giΓ  da questa primavera godremo appieno delle loro fioriture. Se siamo appassionati di semine e possediamo lo spazio per un semenzaio possiamo seminale anche alcune annuali o perenni come ad esempio: impatiens, salvia splendida, tageti, lavanda, papaveri, agerato, iberis, vile, verbene.

Nell'orto
Oltre a preparare le verdure in semenzaio coperto in febbraio Γ¨ tempo di preparare il terreno: leviamo le infestanti, arricchiamo con concime organico ben maturo e quindi lavoriamo il terreno in profonditΓ .
E' anche possibile porre a dimora alcune perenni, coltivate come annuali, come le viole e le primule, che fioriranno fino alle prime settimane di caldo.

ALCUNI TRATTAMENTI
Prima che le gemme delle nostre piante sino ben gonfie possiamo valutare l'eventualitΓ  di praticare un trattamento preventivo, a base di poltiglia bordolese. Per quanto riguarda i trattamenti contro i parassiti animali in genere si attende che siano presenti alcuni esemplari sulle piante prima di intervenire; possiamo perΓ² giΓ  praticare un trattamento con olio minerale anticoccidico sugli arbusti che sono soggetti all'attacco di questo temibile parassita.

E LE NOSTRE AMICHE DA APPARTAMENTO?
Per le piante in vaso questo è il periodo migliore se intendiamo cambiare i contenitori; ricordiamoci di scegliere vasi leggermente più grandi di quelli in cui sono le nostre piante, a meno che non siano nello stesso contenitore da molti anni. Utilizziamo sempre un terriccio di buona qualità, perchè sarà per lungo tempo fonte di cibo per le nostre piante. Nel rinvasare alcune piante, come i ficus o le succulente, controlliamo tra le radici la presenza di parassiti, come afidi lanigeri o cocciniglia cotonosa, in caso irroriamo il pane di terra con un apposito insetticida, per evitare che l'insetto si sviluppi anche nel nuovo contenitore. In genere è anche bene evitare di riutilizzare i vecchi contenitori, per evitare di trasmettere da pianta a pianta eventuali agenti patogeni o parassiti; se non vogliamo disfarci dei vecchi vasi, prima di riutilizzarli laviamoli con cura, disinfettandoli anche con poca candeggina sciolta in acqua, da risciacquare abbondantemente con acqua pulita prima di utilizzare il vaso.
Nelle giornate di sole le temperature nelle nostre piccole serre possono raggiungere picchi quasi estivi, per evitare che le patine soffrano troppo per il divario tra le temperature del giorno e quelle notturne ricordiamoci di arieggiare leggermente la serra nelle giornate molto soleggiate.


INTERVENTI GENERICI

Controllare tutte le essenze presenti nel giardino: tagliare i rami secchi,
colpiti da malattie o spezzati; se necessario rinnovare le legature ai tutori.

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ALBERI

Messa a dimora

Febbraio Γ¨ l’ultimo mese adatto all’impianto di alberi a radice nuda. Se il terreno non Γ¨ gelato si possono mettere a dimora alcuni alberi decidui a radice nuda, come aceri, pioppi, salici, tigli, Acacia dealbata. Nella buca Γ¨ bene aggiungere del letame e, se Γ¨ possibile, effettuare l’inzaffardatura, che consiste nel preparare una poltiglia di argilla, letame e acqua, in cui immergere le radici delle piante prima della piantagione.Le piante devono essere poste a dimora in modo che il “colletto”, dopo l’assestamento del terreno, si trovi a livello del suolo. Si dispone poi nella buca un palo tutore che servirΓ  da sostegno durante i primi anni di sviluppo.

Se il tempo impedisce la messa a dimora, porre le piante provvisoriamente in “tagliola”, ossia inclinate in una trincea precedentemente scavata in una parte protetta del giardino. Coprire poi abbondantemente le radici e parte del fusto con terra o sabbia e torba.

Abbattimento degli alberi

Se nel giardino vi sono degli alberi morti o sofferenti, Γ¨ bene provvedere al loro abbattimento, prima che la caduta accidentale possa causare dei danni. Nel caso di grossi esemplari (con altezza superiore a 5 m), Γ¨ raccomandabile affidare l’incarico ad una ditta specializzata; se le dimensioni sono ridotte possiamo effettuare noi stessi l’abbattimento, tenendo conto che si tratta di un lavoro potenzialmente pericoloso.

Alla fine del mese di febbraio, se le condizioni climatiche lo consentono, 
possiamo procedere con la rizollatura delle caducifoglie ed il trapianto dei sempreverdi.
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RAMPICANTI

Ridimensionare la vite ornamentale (Parthenocissus quinquefolia e Parthenocissus
tricuspidata ‘Weitchii’) poichΓ© se si insinua al di sotto delle tegole puΓ² provocare dei danni.

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ARBUSTI

A febbraio sono in fiore, tra gli altri, Camellia sasanqua, Chimonanthus praecox, Erica carnea, Hamamelis e Viburnum tinus.

Concimazioni

Somministriamo alle acidofile (Azalea, Camellia japonica, C. sasanqua, Erica, Pieris japonica, Rhododendron, ecc.) un concime ternario arricchito con solfato o chelato di ferro.

Messa a dimora delle piante

Febbraio Γ¨ l’ultimo mese adatto all’impianto degli arbusti a radice nuda. Verso la fine del mese Γ¨ possibile iniziare a zollare le caducifoglie e a trapiantare i sempreverdi. Tra le altre, si possono mettere a dimora Paeonia e Chimonanthus praecox. Appena le condizioni climatiche lo consentono, iniziare a piantare le essenze a foglia caduca. E’ indispensabile intervenire in una giornata asciutta e non ventosa e con il terreno umido, ma non gelato.

Peonie

Mettere a dimora le peonie scegliendo una posizione parzialmente ombreggiata, e ricordando di aggiungere sul fondo della buca uno strato di 10-15 cm di sassi e sabbia grossolana per favorire il drenaggio.

Consigli per una corretta messa a dimora

Dopo aver scelto la posizione piΓΉ idonea si prepara il terreno: si eliminano le eventuali infestanti, si vanga in profonditΓ  e si incorpora sostanza organica ben decomposta.

Scavare una buca almeno di diametro doppio rispetto a quello del pane di terra e lavorare il suolo con una vanga-forca per facilitare la successiva penetrazione delle radici.

Distribuire uno strato di ghiaia grossolana mista a sabbia con funzione di drenaggio, e posizionare al centro della buca un palo tutore che servirΓ  da sostegno fino a quando l’apparato radicale si sarΓ  ancorato saldamente al terreno (circa 2 o 3 anni).

Prima di procedere con l’impianto, effettuare una leggera potatura di formazione, accorciando i getti terminali e quelli cresciuti in modo disordinato; eliminare le radici rotte o danneggiate.

Sistemare la pianta nella buca, facendo attenzione che si trovi alla giusta profonditΓ : l’apparato radicale potrebbe, infatti, andare incontro a disidratazione se collocato troppo in superficie, o a fenomeni di asfissia se troppo in profonditΓ . Colmare poi la buca con della terra mescolata a sostanza organica e compattare leggermente.

Se il suolo Γ¨ sabbioso, scavare un invaso intorno al colletto della pianta con la funzione di raccogliere l’acqua e veicolarla verso le radici.

Se il terreno Γ¨ molto argilloso, aggiungere sabbia alla terra di riempimento ed eventualmente inserire verticalmente uno spezzone di tubo fessurato da drenaggio che consenta all’acqua di penetrare in profonditΓ .

Dopo l’impianto distribuire una buona pacciamatura e annaffiare abbondantemente.

Potature

In assenza di gelo, dalla metΓ  del mese di febbraio in poi, iniziare a potare gli arbusti che fioriscono sui getti dell’anno, in modo da stimolare la formazione di germogli fioriferi vigorosi: tagliare tutti i rami dell’anno precedente lasciando, di questi, solo 2 o 3 gemme. Questa operazione puΓ² essere eseguita su Buddleia davidii, Caryopteris, Ceanothus, Crataegus, Deutzia, Fuchsia, Lagerstroemia, Spiraea x bumalda, Spiraea japonica, ecc.

Consigli per una corretta potatura
tagliare fino ad una gemma idonea, da cui spunterΓ  in primavera un getto nella direzione voluta
praticare sempre tagli netti e obliqui in senso opposto alla gemma sana prescelta
asportare la crescita indesiderata dello stelo
non lasciare mai piccoli “monconi” di rami che produrrebbero getti poco decorativi
pennellare un prodotto cicatrizzante per prevenire le eventuali infezioni su tagli o ferite con un diametro maggiore di 1,5-2 cm

Ortensie

Nel caso della comune ortensia (Hydrangea macrophylla), occorre asportare i rami deboli e danneggiati e cimare quelli piΓΉ vecchi subito sopra una coppia di gemme ben sviluppate.

Cespugli

In questo mese si puΓ² eseguire una potatura di ringiovanimento sui cespugli a foglia caduca che si sono accresciuti troppo: accorciare tutte le vecchie branche ed eliminare quelle deboli e gli eventuali polloni presenti alla base delle piante. Questo tipo di potatura puΓ² essere effettuato per rinvigorire Hibiscus syriacus, Philadelphus, Syringa e specie decidue di Viburnum.

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PIANTE ERBACEE PERENNI


In giornate soleggiate si possono ammirare le prime fioriture di Anemone, Bellis, Cineraria, Primula, ecc.

In gennaio le erbacee perenni sono quasi tutte a riposo, eccetto Helleborus niger, Saxifraga crassifolia e Iris unguicularis. In caso di neve, lasciare lo strato che ricopre le aiuole con piante perenni e piccoli arbusti: se anche la temperatura esterna arriva a –10°C, sotto la neve non scenderΓ  sotto lo 0 /–1°C.

Aiuole

Tra fine gennaio e inizio febbraio pulire le aiuole eliminando i residui vegetali morti, accumulatisi durante l’inverno. Non rimuovere la pacciamatura fino a quando si potranno escludere nuove gelate, anzi sarebbe utile rinnovare le protezioni invernali, aggiungendo foglie secche o torba, per proteggere dall’alternanza di gelo e disgelo tipica di questo periodo.

Aromatiche

Controllare le erbe aromatiche, eliminare i rami vecchi e quelli che si sono accresciuti troppo.

Concimazioni

Verso fine febbraio distribuire sulle aiuole un concime a lenta cessione per stimolare la ripresa vegetativa.

Messa a dimora

Se le temperature lo consentono, in febbraio procedere con la messa a dimora delle tappezzanti, ricordando che: Cerastium necessita di pieno sole, Geranium, Hosta, Lamium e Persicaria vivono bene in mezz’ombra, mentre Tiarella richiede una posizione ombreggiata.

Propagazione vegetativa

In febbraio alcune erbacee, come Anchusa aurea, Eryngium, Gaillardia, Limonium, Phlox, Romneya, Statice, Verbascum, possono essere riprodotte per talea di radice. Si procede preparando pezzettini di radice lunghi 2-3 cm e piantandoli in una terrina con terriccio molto sabbioso. Se le talee sono molto grosse, devono essere inserite verticalmente nel substrato e lasciate sporgere circa 1 cm; se sono troppo sottili vanno distese orizzontalmente e coperte con 1-2 cm di terra. Porre poi i contenitori al riparo in cassoni vetrati o in serra.

Divisione dei cespi

Verso metΓ  febbraio si inizia la divisione delle specie troppo accestite. Quando il terreno non Γ¨ gelato, nΓ© umido, si estraggono le piante dal terreno, si puliscono le radici e dividono i cespi con le mani o con l’aiuto di un coltello affilato. Questa operazione deve essere eseguita ogni 3 o 5 anni a seconda dello sviluppo delle piante.

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PIANTE ERBACEE ANNUALI E BIENNALI


Semine

Verso la metΓ  del mese di febbraio, se il terreno non Γ¨ gelato, si seminano all’aperto Aster, Atriplex,Lathyrus, Nigella, Papaver, Petunia, Tagetes, e Zinnia. Scegliere una posizione soleggiata e al riparo dai venti e distribuire i semi in buche poco profonde, scavate con una zappa o con il rastrello. Occorre ricordare che i semi devono essere posti ad una distanza proporzionata alla dimensione che le piante raggiungeranno da adulte.

In serra o in cassone riscaldato si seminano invece Ageratum, Asparagus, Alyssum, Calendula, Centaurea,Cyclamen, Dianthus, Lathyrus odoratus, Salvia splendens e Verbena. I semi devono essere distribuiti in modo rado e uniforme su terriccio umido e, se occorre, ricoperti con altro terriccio.

I semi dei piselli odorosi sono rivestiti da un tegumento molto resistente, e puΓ² essere utile lasciarli in acqua una notte prima della semina, al fine di favorirne la germinabilitΓ .

Nuove aiuole

Preparare le aiuole per i futuri impianti, muovendo il terreno e incorporando un concime chimico e un chimico-organico (pellicino, cornunghia, ecc.). In febbraio si piantano: Bellis, Myosotis e Viola.

Preparazione dei contenitori

Rimuovere residui di terra e muffa da vasi e sottovasi e disinfettarli lavandoli con una miscela di acqua e candeggina (un bicchiere di candeggina in un litro di acqua).

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BULBOSE

In febbraio in posizioni riparate ed esposte al tiepido sole, si possono ammirare le fioriture di Crocus, Helleborus, Narcissus, Anemone coronaria e Galanthus.

Le bulbose fiorite forzatamente in casa, possono rifiorire se mantenute in terriccio sempre umido, ma senza ristagni di acqua. I fiori appassiti devono essere tagliati e i contenitori trasferiti in un ambiente luminoso e freddo (4-7°C), continuando ad annaffiare regolarmente. A marzo i bulbi potranno essere piantati in giardino.

Controllare periodicamente i bulbi immagazzinati, arieggiandoli per evitare marciumi.

Messa a dimora

Se le temperature di febbraio lo consentono iniziare a piantare Canna, Gladiolus, Lilium e Ranunculus. Si sceglie una posizione protetta dai venti e si vanga il terreno asportando pietre ed erbe infestanti, aggiungere poi uno strato di torba e interrare i bulbi. Distribuire torba o terriccio di foglie per proteggere dalle temperature ancora basse.

Dahlia, Gloxinia speciosa e Begonia x tuberhybrida possono essere messe a vegetare sotto vetro.

Invasi e rinvasi

E’ il momento di invasare i bulbi dei gigli, ponendoli alla giusta profonditΓ  in base alla specie: piΓΉ profondi quelli che producono radici anche nella primissima parte dello stelo, quasi affioranti gli altri. Collocarli poi in un ambiente fresco per favorire una buona radicazione.

Rinvasare i bulbi di Amaryllis dopo averli ripuliti dalla vecchia terra e dalle radici morte. Porli in ambiente a 10/12°C e annaffiare; in breve tempo vegeteranno e potranno essere trasferiti in un locale con temperatura piΓΉ alta.

Moltiplicazione

A fine febbraio iniziare le operazioni per moltiplicare la Canna: porre i vasi in serra a non meno di 17-18°C e annaffiare abbondantemente. In pochi giorni le piante vegeteranno e facilmente si potranno dividere i giovani germogli, che dovranno essere trapiantati in vasetti di 10 cm di diametro con buon terriccio. Mantenerli al caldo e bagnarli con regolaritΓ : le nuove piante, che si svilupperanno rapidamente, saranno messe a dimora a maggio.

Bucaneve

Prima che siano completamente sfioriti estrarre dal terreno Galanthus nivalis, dividere i cespi e ripiantarli subito.

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ROSE

Nuovi impianti

Se non Γ¨ giΓ  stato fatto, preparare il terreno per i nuovi impianti. Dopo una vangatura profonda, si incorpora letame maturo, terriccio o foglie decomposte. Se il suolo Γ¨ argilloso aggiungere torba, se Γ¨ calcareo o sabbioso, apportare sostanza organica. Rastrellare, livellare bene e lasciar riposare fino al momento della messa a dimora.

Ricordiamo che tutte le rose preferiscono posizioni soleggiate e al riparo dai forti venti che potrebbero causare la rottura dei rami. Prima di mettere a dimora nuove piante, spuntare le radici per favorirne l’emissione di nuove e accorciare tutti i rami sopra una gemma rivolta all’esterno.

Potature

Asportare tutti i rami morti, secchi o malati, bacche e fiori appassiti o ammuffiti; eliminare i getti che si incrociano, stimolando l’emissione di nuovi rami e germogli con tagli bassi, che permettono di sfoltire la pianta. Verso metΓ  febbraio, se le condizioni climatiche lo consentono, iniziare le potature.

Potare i rosai che crescono a forma di cespuglio, gli ibridi di Tea, rifiorenti, Floribunda e Polyantha, i rosai ad alberello innestati su Tea o Floribunda e i rosai in miniatura. (fanno eccezione le piante rampicanti, le sarmentose e i rosai ad alberello).

I rosai a cespuglio antichi e moderni fioriscono meglio sui getti laterali e sublaterali ed Γ¨ quindi consigliabile asportare alla base ogni fusto morto o deperente che non produce piΓΉ getti fioriferi.

Gli ibridi di Tea devono essere invece potati per favorire la produzione di getti basali.

La vegetazione dell’anno dei rosai a dimora deve essere accorciata di un terzo, mentre per ottenere fiori grandi e perfetti ma di numero inferiore, si deve tagliare sino a tre gemme sopra il punto di inizio dello stelo dell’anno.

Potare moderatamente i rosai di Polyantha; piΓΉ drasticamente, invece, i Floribunda, in modo da stimolare il rinnovamento dei getti laterali.

Quando si pota occorre praticare dei tagli netti orientati verso il basso dalla parte opposta della gemma, cosΓ¬ da favorire il deflusso dell’acqua.

In questo periodo sono frequenti gli attacchi di cocciniglia (Alaucaspis rosae), con conseguente ingiallimento fogliare, filloptosi e deperimento della pianta: intervenire tempestivamente con prodotti a base di olio bianco (Oliocin nella dose di 2 L/100 L di acqua).
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GIARDINO ROCCIOSO

In febbraio iniziano a fiorire: Arabis, Hepatica triloba (sin. Anemone hepatica), primula e Saxifraga burseriana.

Pulizie

Pulire regolarmente il giardino roccioso, estirpando le infestanti e il muschio eventualmente formatosi tra le pietre.

Arieggiare il terreno e, se necessario, distribuire terra fertile e torba, aggiungendo eventualmente della sabbia “granita” (cioΓ¨ con particelle di diametro 2-4 mm).

Con l’alzarsi della temperatura, Γ¨ consigliabile rimuovere le foglie secche che erano state disposte come protezione dal gelo e che adesso potrebbero costituire un rifugio per lumache o altri parassiti.

Semina

Seminare in cassone freddo o in serra Aubrietia, Leontopodium, Ranunculus calandrinoides e R. gramineus.

Messa a dimora

Ricordiamoci di scegliere arbusti per tutto l’anno. Ci si puΓ² orientare, ad esempio, fra piante quali i Sempervivum e i Sedum, ricche di specie e varietΓ  diverse; tra le sempreverdi: Santolina chamaecyparissus, Erica, Calluna, ecc.

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PIANTE ACQUATICHE, VASCHE E LAGHETTI


Le piante acquatiche sono ancora in riposo e non richiedono cure particolari. Pulire le rive in una giornata di sole, estirpando le infestanti con una piccola forca.

Controllare frequentemente le piante acquatiche messe al riparo in sabbia umida e, ai primi segni di crescita, trasferire in posizione piΓΉ luminosa.

Si puΓ² approfittare di questo periodo per costruire un nuovo specchio d’acqua, ampliarne uno giΓ  esistente o effettuare eventuali riparazioni. Se si vuole progettare un laghetto nuovo, si ricordi di scegliere una posizione parzialmente ombreggiata e al riparo dai venti, che tenderebbero a raffreddare l’acqua e ad aumentarne l’evaporazione. Per rendere piΓΉ solide le rive che tendono a franare, prevedere, quando le temperature lo consentiranno, l’impianto di Lythrum salicaria e di Salix retusa, che, avendo un portamento prostrato, formano dense macchie lungo le rive.

Si possono ammirare le fioriture di alcune specie di Pulmonaria.

Attenti al gelo

E’ importante che la superficie del laghetto non geli mai completamente: la formazione del ghiaccio potrebbe provocare fessurazioni sulle pareti di cemento delle vasche, con conseguente abbassamento del livello dell’acqua. Inoltre, si potrebbe verificare la morte dei pesci a causa dell’accumulo di gas tossici prodotti dalla vegetazione sommersa in decomposizione. Occorre quindi mantenere l’acqua sempre in movimento o installare un impianto di riscaldamento elettrico.

Come evitare il ghiaccio in superficie

PuΓ² essere utile far galleggiare sulla superficie dello specchio d’acqua una palla di gomma o un pezzo di legno: questi materiali assorbono l’aumento di pressione provocato dal ghiaccio, evitando la formazione di crepe sulle pareti della vasca.

Se, nonostante tutto, si nota la presenza di uno strato di ghiaccio, puΓ² essere utile tenere appoggiata sulla superficie una pentola riempita con acqua calda fino a quando una parte del ghiaccio si sarΓ  sciolto. A questo punto versare l’acqua calda all’interno della vasca, cercando di non danneggiare le radici delle piante sommerse.

E’ invece sconsigliabile intervenire con un martello o con altri oggetti pesanti, perchΓ© le onde d’urto potrebbero causare danni ai pesci.