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INERTI E SUBSTRATI

La Pomice
La pomice Γ¨ un inerte naturale leggero. Deriva dall'espansione di minerale magmatico effusivo che genera questo prodotto alveolare di notevole leggerezza ed alto potere isolante. Viene infatti utilizzato soprattutto in edilizia per l'isolamento termico e acustico, per malte e riempimenti leggeri. In agricoltura invece Γ¨ molto utilizzata come inerte nei substrati in orticoltura come ammendante e nelle colture idroponiche.

Pomice e lapillo vengono confusi perchΓ¨ sono entrambe il prodotto di eruzioni vulcaniche esplosive‭ (‬cioΓ¨ roccia formata da eruzioni vulcaniche‭); la pomice in particolare‭ si genera in seguito a particolari fughe di gas,‭ ‬che danno alla pomice la tipica porositΓ , leggerezza e vescicolaritΓ ,‭ ‬abbassandone la densitΓ  a tal punto da farla galleggiare sull'acqua cosΓ¬ come succede con l'argilla espansa.

La pomice assorbe acqua e nutrienti e li ‬rilasciai lentamente al suolo ma rimandendo compatta rende il terreno sempre drenante e areato funzione findamentale per quelle piante che hanno un apparato radicale ed un colletto sensibile ai ristagni d'acqua come i Lithops (alcuni le coltivano in pomice pura).

Ha inoltre un PH neutro e non si decompone facilmente a differenza di altri inerti di contro perΓ² tende col tempo a salire in superficie proprio per via della sua leggerezza.

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La Zeolite

Gruppo di minerali costituito da 52 specie mineralogiche definite chimicamente “alluminosilicati idrati di elementi alcalini e/o alcalino-terrosi” (essenzialmente, Na, K e Ca) e strutturalmente costituenti con feldspati, feldspatoidi e minerali della silice la famiglia dei tettosilicati. In questa famiglia di silicati, le unitΓ  strutturali primarie, tetraedri [(Si,Al)O4], sono collegate tra loro nelle tre direzioni dello spazio a formare impalcature tridimensionali con conseguente rapporto tra catione tetraedrico (Si, Al) e ossigeno di 1:2.
A differenza di quanto si realizza in altre famiglie di silicati ove le stesse unitΓ  strutturali sono isolate (nesosilicati, es. olivine), collegate in un’unica direzione (inosilicati, es. pirosseni) o in due direzioni (fillosilcati, es. minerali argillosi), l’impalcatura tetraedrica tridimensionale dei tettosilicati dΓ  origine a strutture “aperte” per la presenza di cavitΓ  extratretraedriche di volume crescente dai feldspati e minerali della silice ai feldspatoidi alle zeoliti.
L’impalcatura tetraedrica tridimensionale delle zeoliti Γ¨ “molto aperta” (bassa densitΓ  tetraedrica) e, come tale, presenta ampie cavitΓ  interne (dal 20 al 50% del volume del cristallo) comunicanti tra loro e con l'esterno mediante canali di dimensioni molecolari (da 2.5 a circa 7 Γ…; 1 Γ… = 10–8 cm).
Allo stato naturale, cavitΓ  e canali sono occupati da cationi (Na, K, Ca) e da molecole d'acqua. I cationi, necessari per bilanciare le cariche elettriche negative dell'impalcatura tetraedrica dovute alla parziale sostituzione di Si4+ con Al3+, essendo debolmente legati all'impalcatura tetraedrica, godono di una certa libertΓ  di movimento e possono uscire, attraverso i canali, dalle cavitΓ  e quindi dal cristallo solo se sostituiti da altri cationi comportanti lo stesso numero di cariche elettriche positive.
Tale proprietΓ , nota come "capacitΓ  di scambio cationico" (CSC), ha intensitΓ  (espressa in meq/g) crescente con l’aumentare del contenuto in Al nei tetraedri e varia da circa 2 meq/g nelle zeoliti povere in Al (clinoptilolite, ferrierite mordenite) a 3-4 meq/g nelle zeoliti ricche in Al (chabasite, phillipsite).
L'acqua, dal 10 al 20% in peso a seconda della specie zeolitica, puΓ² essere facilmente ed in modo piΓΉ o meno continuo rimossa per riscaldamento al di sotto di 300-350° C con nessuna o modeste modificazioni dell'impalcatura tetraedrica.
Le zeoliti cosΓ¬ disidratate presentano un'ampia superficie interna (fino a qualche centinaio di m2 per grammo di sostanza) disponibile ad ospitare ancora molecole d'acqua od altre molecole dotate di polaritΓ  naturale od indotta. Il processo di disidratazione-reidratazione Γ¨ reversibile pressochΓ© all'infinito e l’assorbimento di molecole polari avviene secondo una rigida "selezione" basata "in primis" sulle dimensioni delle molecole e, secondariamente, sul loro grado di polaritΓ .

CARATTERISTICHE FUNZIONALI E CAMPI DI UTILIZZO
Inerte naturale leggero, ideale per:
- permette di ridurre le annaffiature del 30-40% grazie alle caratteristiche sopradescritte;
- depurazione delle acque reflue;
- substrato di radicazione (semine, talee, trapianti, colture fuori suolo e idrocoltura);
- preparazione di terricci universali;
- preparazione di terricci specifici (piante annuali, acidofile, piante grasse, piante da
appartamento, tappeti erbosi…);
- preparazione di terricci professionali per orto-floro vivaismo da esterno e per colture protette
- ammendamento del terreno;
- idrocoltura;
- drenaggi;

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La Bentonite
La bentonite è un fillosilicato, un minerale argilloso composto per lo più da montmorillonite, calcio o sodio. Si trova in terreni vulcanici come prodotto di decomposizione della cenere vulcanica. I principali depositi sono situati nel Nord America, in particolare nel Montana, vicino Fort Benton, località da cui deriva il nome di tale sostanza. È usato principalmente come legante fondamentale per le terre di fonderia.

Per noi amanti dei cactus può essere usata come inerte e miscelata nelle composte da semina o da trapianto. Bisogna pero' non eccede nelle dosi inquanto diventa plastica ed adesiva al contatto con l'acqua, per questo viene comunemente utilizzata per le lettire dei gatti. Attenzione alle quantità, non eccedere perchè potrebbe rendere il terreno alcalino...

in edilizia la bentonite viene usata come impermeabilizzante, per il contenimento delle pareti di scavi,
in enologia viene usata come chiarificante.

Nell'alimentazione viene utilizzata in associazione allo psillio per asportare residui e placche di muco e feci presenti nell'intestino.

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Akadama
E' un terriccio drenante composto da un'argilla particolare di origine vulcanica, che viene raccolta ad una profonditΓ  di oltre 3 metri sotto terra. Molto spesso deriva da zone del Giappone attorno alle foreste di Cryptomerie e subisce un processo di asciugatura e riscaldamento, ai fini di rimuovere totalmente batteri e parassiti.

L'akadama viene usata principalmente al posto del terriccio, per mantenere il giusto equilibrio di minerali e di umiditΓ . Inoltre l'Akadama Γ¨ utile come materiale drenante e poroso inquanto non tende a diventare compatta ma rimane sempre sfusa e leggera e garantendo un ottima ossigenazione delle radici.

Esteticamente l'Akadama si presenta di colore marrone - giallo, ma con le innaffiature, subito si tinge di scuro, tornando chiara, una volta asciugata.

Viene molto usata nella coltivazione dei bonsai, anche per il pH neutro, compreso tra 6,5 e 6,9, così da non dover modificare l'acidità dell'acqua di base o delle innaffiature.

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Il Lapillo
CARATTERISTICHE FUNZIONALI E CAMPI DI UTILIZZO
Inerte naturale leggero, ideale per:
- substrato di radicazione (semine, talee, trapianti, colture fuori suolo e idrocoltura);
- preparazione di terricci universali;
- preparazione di terricci specifici (piante annuali, acidofile, piante grasse, piante da
appartamento, tappeti erbosi…);
- preparazione di terricci professionali per orto-floro vivaismo da esterno e per colture protette
- pacciamare aiuole o zone del giardino ove si desidera evitare la crescita di erbe o erbacce;
- colture idroponiche;
- ammendamento del terreno;
- idrocoltura;
- drenaggi;
- piano d’appoggio per vasi;
- isolamento termico.


ANALISI CHIMICA MEDIA
SiO2: 56%
Al2O3: 16.5%
K2O: 4.9%
Fe2O3: 6.5%
CaO: 8.8%
Na2O: 0.8%
TiO2: 3.1%
MgO: 1.2%


CARATTERISTICHE TECNICHE
pH: 7.0;
SCAMBIO CATIONICO: 18 meq/100g.

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Agriperlite

L'agriperlite o perlite idroponica Γ¨ ottenuta dalla roccia vulcanica silicea con un processo termico. E' un materiale granulare naturale, sterile, inerte, esente da patogeni, ecologico, inalterabile, leggero, ad alta porositΓ  ed in grado di assorbire grandi quantitΓ  di aria. Viene commercializzata in varie granulometrie (solitamente qualche mm) e si trova nei garden specializzati o nei consorzi agrari.

Viene utilizzata in agricoltura miscelata al substrato per favorire l'ossigenazione alle radici e rallentare la decomposizione della torba. La perlite ha pH pressochè neutro.

Quindi la funzione della perlite Γ¨ principalmente quella di areare il terreno riducendo la proliferazione dei batteri che naturalmente avviene in condizioni di terreno asfittico (poco areato).

Di contro perΓ², essendo molto leggera alla lunga dopo varie innaffiature ha la tendenza a risalire in superficie.

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Vermiculite

La vermiculite e' un materiale minerale che viene estratto da miniere e viene successivamente espansa mediante procedimento termico. E' utilizzata sia in agricoltura che in edilizia.

Solitamente in agricoltura si usa soprattutto per le semine distribuita sopra il terriccio dei semenzai per diminuire l’evaporazione dell’acqua e ritardare il prosciugamento del terriccio riducendo la necessitΓ  di annaffiature frequenti. Inoltre aumenta l’isolamento termico creando un ‘microclima’ che favorisce la germinazione dei semi e velocizzando la radicazione dei semenzali. Si puo' in ogni caso usare miscelata alla composta per migliorarne l’areazione, anche se col tempo (alcuni anni) deteriora non marcisce e non Γ¨ tossica.

E' molto conosciuta nel campo della coltivazione delle piante carnivore.

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Argilla espansa
L'argilla espansa Γ¨ un materiale utilizzato come aggregato leggero sia in agricoltura che in edilizia. Si ottiene dalla cottura di argille in forni orizzontali rotanti.

L’argilla espansa puΓ² essere reperita facilmente ne negozi per il fai da te oppure in negozi di giardinaggio. L'utilizzo piΓΉ comune Γ¨ quello di porre alcuni cm di argilla sul fondo del vaso per evirate i ristagni alle radici. Viene soprattutto usata nella coltivazione idroponica. Puo' essere comunque utilizzata come pacciamatura o miscelata al terreno anche se con le irrigazioni tente a risalire in superficie


Un piccolo trucchetto per evitare che l'argilla del fondo salga in superficie Γ¨ applicare uno strato di tessuto non tessuto tra il fondo in argilla appunto e il substrato.

 
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La Marna
La marna è una roccia sedimentaria, di tipo terrigeno, cioè prodotto dalla disgregazione di materiali rocciosi. Questo tipo di roccia deriva da sedimenti fangosi, di origine prevalentemente marina, sedimentati in condizioni di bassa energia.

Solitamente è composta da una frazione argillosa (40%-50%) e da una frazione carbonatica (50%-60%) ed ha un ph di 7,5. La componente carbonatica può essere originata dalla precipitazione di sali o dalla deposizione di particelle organogene, derivate cioè da resti microscopici di organismi a scheletro o guscio calcareo.

Anche se l'utilizzo principale Γ¨ per la produzione di miscele cementizie viene usato anche in agricoltura come inerte naturale per migliorare i substrati di coltivazione.

E' ideale per la coltivazione di specie particolari di cactus come ariocarpus e aztekium che vivono in natura in terreni gessosi e che prediligono terreni a ph neutro.



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